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venerdì 18 maggio 2012

Hi guys! E' un po' che non scrivo, non me ne vogliate ma tra scuola, ''temporeggiamenti'' su facebook e twitter, mi sono letteralmente dimenticata di aggiornare il blog! Sarà che ogni volta che scrivo mi sento sempre più staccata da quella che è la mia città natale e sempre più in contatto con la terra oltreoceano, il che mi scatena certe sensazioni che a volte credo sia meglio lasciarle stare fino al giorno della mia partenza!
Domani compito di matematica, quindi credo abbiate capito che il clima in casa mia oggi è meno felice del solito: la sottoscritta deve prendere 6 per poi essere certa di volare via ad Agosto senza nessun debito alle spalle!

Tristezza ergo: pensiamo un po' alla partenzaaa!!
Qualche giorno fa mia nonna mi disse "Insomma, il tuo compleanno dovremo festeggiarlo a fine luglio!"
Io risposi "eh si nonna, e sarei proprio felice se voi mi regalaste una super mega valigia per andare via"
E subito dopo pensai "Cavoli, davvero mi servirà un valigia enorme. Tra le cose necessarie di softball, alcuni vestiti, ricordi e cavolate varie ma essenziali sarà peggio di uno scout!"
All'areoporto farò un po' ridere, io credo. E conoscendomi andrò in qua e in là (sperando non perchè io mi sia persa) parlando a bassa voce tra me e me riflettendo su quando io mi possa star vergognando in quel momento!

Sempre quel giorno mia mamma mi chiese chi avevo intenzione di portare con me in areoporto.
Bella domanda, questa. Mamma, papà, sorella e basta? D'altronde è la mia famiglia, loro sicuramente li vorrò al mio fianco prima del lungo arrivederci.E poi? le mie amiche? i miei cani? i miei nonni, i miei zii, i miei cugini, le mie compagne di squadra? Non potrei mai portarmi tutti fino a Milano (sempre se partirò da là). E ovviamente non vorrò portarmene qualcuna e qualcun'altra lasciarla a casa, non sarebbe nè giusto nè bello.
Poi non so come salutare la mia classe. Il 9 giugno appena suonerà la campanella dell'ultima ora? Ma poi ci sarà la pizzata di classe. E se qualcuno mancherà? Organizzerò qualcosa?
Non so proprio come fare,
l'unica cosa di cui sono certa è che
non mancherò a tutti, ma tutti un po' mancheranno a me.
Ovviamente Alessia, Riccardo, Matteo, Marta ed Alberto vorrò rivederli poco prima del giorno fatidico. Ho già pensato a cosa fare per loro, credo sarà una cosa carina. Ma loro sarà un trauma lasciarli. Davvero, io li adoro quegli scemi lì!
Avevo intenzione di scrivere una lettera, a qualcuno di loro, dato che me la cavo molto meglio con la penna che con le parole. Ricorderò a tutti di essere sempre loro stessi, e di pensarmi almeno un giorno in 10 mesi, pregando affinchè io non diventi obesa con tutte le schifezze che mangerò con la mia squadra di softball americana e con la mia super host family!
Anna Maria, la ragazza più wow che io abbia mai incontrato, non ho ancora deciso come salutarla. La conosco dall'8 agosto 1995, e ogni giorno era con me. (ogni giorno è con me)
I miei genitori li saluterò con un sincero ti voglio bene, cosa che non gli ho mai detto, e a mio padre darò un dolcissimo bacio sulla guancia, altra cosa che non ho mai fatto.
A mia sorella credo che non farò niente, le sorriderò, le chiederò di rimanere così come è sempre stata, fresca, bella e spontanea, e di aspettare il mio ritorno, quando le porterò montagne di stoffe e libri sulla moda e gli stilisti degli usa.
E dopo i saluti? che ci sarà? Il viaggio. Il lungo ma tanto atteso viaggio. Starò in aereo per circa 21 ore, facendo probabilmente scalo a Londra. Mi sono premessa di non versare neanche una lacrima, almeno non per quel giorno! Devo iniziare bene, devo essere la persona più felice del mondo: devo crescere, e per crescere bisogna anche stare da soli e farcela con le proprie gambe, se si vuol diventare quello che io punto ad essere.
Mi annoierò un po', io credo, ma spero di trovare qualcuno con cui chiacchierare o qualcosa che mi distragga per almeno qualche ora.
E poi penserò, penserò tanto! Alla fine, il mio sogno si starà per realizzare. Starò andando a giocare a softball in un vero campo americano, con la divisa dell'high school, con uno dei guantoni più pregiati, con delle vere scarpe americane, facendo il tifo in inglese, con dei coach che hanno allenato le più grandi atlete. Starò andando a diventare grande, starò per realizzare tutto quanto. E quel giorno sarò davvero guarita, dalla mia operazione, dai mali del mondo intero, dalle tristezze degli anni passati.
IO STARO' PER VIVERE IL MIO SOGNO.



 


(canzone del giorno: I Won't Let You Go)

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